Hai mai sentito parlare del Couchsurfing? E una modalità di viaggio per risparmiare usata in tutto il mondo ed ora ti spieghiamo come funziona.
Desideri viaggiare spendendo poco e sfruttando l’ospitalità altrui in maniera sicura? Ecco i nostri consigli sul Couchsurfing: cos’è e come funziona questo fenomeno sociale diffuso e a cosa prestare attenzione.
Utilizzato soprattutto dai giovani, ma ovviamente senza limiti di età, questo sistema consente di spostarsi in giro per il mondo in maniera molto snella ed economica.
D’altro canto non mancano dubbi e scetticismo, ma fatto nella maniera più giusta e ragionata può rappresentare anche una importante occasione di crescita e per fare esperienze interessanti.
Ha preso sempre più piede soprattutto nell’ultimo decennio, e nasce in modalità online come servizio di ospitalità gratuita gestito tramite un sito web, grazie al quale si può chiedere oppure offrire ad altri una stanza o il divano della propria casa per un soggiorno più o meno breve.
Cosa Significa
Il termine Couchsurfing, che tradotto in maniera letterale significherebbe “surfare sul divano”, può essere meglio inteso con l’espressione “saltare da un divano all’altro”. Ciò non vuol dire che chi viene ospitato debba necessariamente dormire sul divano, ma in un letto in una stanza per gli ospiti per esempio, come pure in un sacco a pelo sul pavimento.
Insomma, la modalità è tutta personale e da concordare, ma di fondo c’è la logica dell’ospitalità di una famiglia o di persone in generale che desiderano avere connessione e amicizia con chi ha cultura e tradizioni differenti offrendo ospitalità.
Come nasce il Couchsurfing
Tutto ha inizio ufficialmente nel 1999, quando lo statunitense Casey Fenton, dopo aver prenotato un volo da Boston all’Islanda, spedisce 1500 email a studenti universitari dello Stato europeo per chiedere ospitalità. Forte dell’esperienza, una volta fatto ritorno negli USA, Fenton ha concretizzato l’idea che lo ha successivamente portato a fondare il progetto del Couchsurfing.
Nel 2003 ha realizzato una versione beta del sito, aperto ufficialmente al pubblico nel 2004.
Oggi couchsurfing.com è il sito di riferimento in questo settore (ma ce ne sono tanti altri, l’importante è verificarne la credibilità). Basta iscriversi, cercare la destinazione verso la quale si deve partire e ci si mette in contatto con chi offre ospitalità nella meta desiderata.
Come funziona il Couchsurfing?
Il Couchsurfing a prima vista sembrerebbe soltanto un modo per soggiornare in un luogo diverso da casa propria cercando di risparmiare. Ma andando in profondità, questa modalità di viaggio rappresenta qualcosa di più di un semplice “tetto sulla testa”.
I padroni di casa, oltre all’ospitalità pattuita preventivamente, offrono spesso consigli e indicazioni su dove andare per conoscere bene il luogo, ideale per chi voglia avere una visione più diretta e profonda sulla propria destinazione. Molto di più di quanto possa fare una comune guida cartacea, fredda e didascalica.
Il pernottamento offerto è quasi sempre gratuito, scartando l’idea del pagamento di una tariffa giornaliera. Ma nulla toglie che ci si possa sentire utili in altra maniera per ricambiare. Si potrà ad esempio offrire il proprio aiuto in casa (cucinare, pulire, fare qualche commissione). Ma è importante ricordare come consiglio che in tutti i casi eventuali costi e tutte le regole dell’esperienza sono da concordare prima della partenza.
Il Couchsurfing è sicuro o rischioso?
Non mancano i dubbi legati a un’esperienza di questo tipo. È normale che si crei diffidenza, paura, rischio di fare la scelta sbagliata. Non solo per chi cerca l’ospitalità, ma anche per chi decide di ospitare.
Potrebbero venirsi a creare situazioni poco piacevoli, come pure instaurarsi rapporti e relazioni che durano felicemente tutta una vita! Il problema è che non si sa mai chi ci si troverà di fronte.
Il Couchsurfing, per venire incontro alle lecite esigenze di entrambi i protagonisti dell’esperienza, è perciò basato su un sistema di recensioni dei profili dei membri.
Nulla vieta di contattare altre persone della community per conoscere i futuri guests o hosters e in generale scambiarsi delle opinioni dirette su esperienze passate, senza filtri né limitazioni di sorta.
Ovviamente il fenomeno si fonda sull’implicito concetto di fiducia e di affidarsi al prossimo senza pregiudizi particolari.
Per questo ci sono persone a cui piace e persone che non lo farebbero mai nella vita. E’ importante pensare bene se ci si senta pronti e predisposti, quindi, prima di approcciare una modalità di viaggio di questo tipo.
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